La prima matrice costruita, nel 2023, per raccontare il bene comune è stata quella per le imprese.
“L’essere umano, la società, l’ambiente: per un modello economico che li tenga insieme”
Costruire un’impresa pensando al bene comune e…. non solo
L’Economia del Bene Comune è un movimento di portata internazionale , nato in Austria, nel 2011, e si ispira alle teorie dell’economista e divulgatore Christian Felber, autore del libro omonimo (edito in Italia dal 2012), che propone di ripensare e rifondare il sistema economico, ponendo al centro il rispetto dell’essere umano e la massimizzazione dei beni comuni. ovvero vuole promuovere un modello economico basato su un sistema di valori orientati al bene comune in cui l’economia si mette al servizio di qualcosa di più grande che va al di là del profitto e che inglobi il bene di tutti.
Obiettivo è portare ad un cambiamento verso un’economia più solidale, sociale ed equa che opera in sinergia con l’ambiente circostante, considerato nei suoi aspetti di risorse naturali ma anche di relazioni sociali che mettano al centro l’uomo e quindi la collettività.
Il movimento propone di cambiare l’attuale paradigma passando dalla massimizzazione del profitto alla massimizzazione del bene comune e cioè auspica che tutte le aziende si orientino a fare il bene comune passando dal profitto. Il profitto quindi da finalità diventa strumento.
Rappresenta una leva per il cambiamento in ambito economico, politico e sociale – un ponte dal sistema vecchio ad un sistema nuovo.
Per poter intraprendere questo percorso, occorre usare uno strumento “aziendale” e cioè il bilancio del Bene Comune che misura e valorizza attraverso numeri ed un percorso con gli stakeholder quanto l’azienda contribuisce al bene comune.
Insomma il bilancio del bene comune di un’azienda viene misurato e valorizzato attraverso lo strumento della matrice che diventa per la stessa azienda un vero e proprio mezzo per attuare il cambiamento
Il BBC è utile per assolvere agli adempimenti di legge sulla rendicontazione non finanziaria e per identificare e narrare il valore condiviso creato e definire obiettivi di miglioramento per la propria organizzazione. L’ente non ne beneficia solamente in termini di valutazione e gestione strategica, ma anche per quanto riguarda la riflessione sulla motivazione e il senso di fare impresa, il monitoraggio e l’allineamento alla mission e alla vision, il rafforzamento di una cultura aziendale orientata al bene comune e la trasformazione del proprio modello di business che crea valore per tutti gli stakeholder.
Parimenti, il movimento internazionale ( www.econgood.org ) ha sviluppato simili matrici, con gli stessi valori ma stakeholder differenti per enti locali, scuole, famiglie e individui con lo scopo di permettere a tutti gli attori del territorio una valutazione sinergica del complessivo apporto al bene comune alla comunità. Il modello EBC è promosso sui territori dai Gruppi Territoriali, formati da consulenti EBC, imprese del bene comune, cittadini attivi e enti locali per una continua, efficace e capillare diffusione del modello a livello locale.